Proteggere i cani da zanzare e pappataci
I nostri amici a quattro zampe hanno bisogno di essere protetti non solo dalle malattie più comuni che possono essere prevenute con i vaccini, ma anche da filariosi e leishmaniosi, malattie che possono presentarsi a seguito di una puntura di zanzara o pappataci. Ma cerchiamo di fare chiarezza su un argomento spesso poco approfondito, perché questi insetti sono animali che purtroppo veicolano molte malattie, alcune non pericolose o solo fastidiose, altre di natura più problematica.
Conosciamo bene le zanzare, animali volanti che appaiono soprattutto nei periodi più caldi, perché amano il calore e soprattutto l’umidità. Chi punge è l’esemplare femmina, la quale depone le uova in acqua e quindi preferisce luoghi paludosi e poco salubri, le pozze di acqua stagnanti e soprattutto le condizioni vegetali fitte. Per questa ragione, la difesa numero uno contro le zanzare risiede nel trattare con cura i nostri spazi esterni, cercando di eliminare il più possibile il fogliame secco, che con la pioggia può diventare marcio e quindi generare delle pozze d’acqua poco salubri. Una buona pulizia degli spazi verdi si associa alla richiesta di pulire per bene i vasi che abbiamo nel terrazzo o nel giardino e di non lasciare mai acqua stagnante priva di reti o protezioni. Si tratta, infatti, dell’habitat ideale per le zanzare che cercano queste zone per deporre le uova e quindi per moltiplicarsi.
Zanzare e Filariosi: come avviene il contagio?
La filariosi è una malattia che può contagiare i nostri amici a quattro zampe come il cane e il gatto, ma anche colpire gli esseri umani. Si tratta di una problematica che fino a poco tempo fa era trasmessa solamente dalla zanzara comune e che recentemente si è diffusa in tutto il territorio nazionale a causa dell’avvento massivo della zanzara tigre. La sua responsabilità è stata accertata, quindi è importante proteggere i cani dalla filariosi, ovvero dalle malattie trasmesse dalle zanzare tenendo gli ambienti esterni il più puliti possibile ed evitando di generare ristagni acquatici in prossimità dell’abitato.
Il buon senso deve fare da padrone nel debellare le zanzare, ma se viviamo in una zona particolarmente umida e soggetta alla presenza di insetti è utile dotare l’abitazione di zanzariere, il modo più ecologico per proteggere le stanze, e di impiegare oli essenziali da spruzzare sulle tende e sui tessuti come il neem e il tea tree che sono sgraditi alle zanzare.
Al contempo, i cani vanno protetti dalle zanzare ed esiste un vaccino contro la filariosi che ha durata annuale e che può essere fatto all’animale se si vive in una zona particolarmente infestata da questi insetti.
Pappataci e Leishmaniosi: come avviene il contagio?
La leishmaniosi canina è purtroppo una malattia molto diffusa, che avviene mediante la puntura di flebotomi, degli insetti volanti che sono comunemente conosciuti come pappataci. I pappataci sono simili a delle micro-zanzare, sono volanti e vivono in periodo notturno. A differenza delle zanzare, che possono essere avvertite dal sibilo, i pappataci si muovono in modo assolutamente silenzioso, quindi è difficile capire quando si stanno avvicinando o sono presenti nell’ambiente. I pappataci sono responsabili della leishmaniosi, perché la acquisiscono pungendo un animale malato e la trasmettono agli altri animali nelle punture successive.
Purtroppo sono stati accertati molti focolai di leishmaniosi, soprattutto nel nord Italia nelle regioni dell’Emilia Romagna, del Veneto e della Lombardia, ma anche nel Piemonte e nel Trentino Alto Adige. In Piemonte, in particolare nella provincia di Torino, sono state accertate tre differenti aree in cui la leishmaniosi canina è stata considerata di tipologia endemica, ovvero le aree di Ivrea, Casale e Torino città.
Come proteggere i cani dai pappataci?
Purtroppo non esiste attualmente un vaccino contro la leishmaniosi, quindi l’unico modo per proteggere i nostri amici a quattro zampe è la prevenzione dal contatto con i pappataci. Anche in questo caso valgono le regole di buon senso e di amministrazione degli spazi verdi che devono essere seguite per proteggerci dalle zanzare. Dalla pulizia degli spazi verdi fino al controllo dei ristagni d’acqua, gli spazi esterni come giardini, terrazzi e patii devono essere curati e bisogna fare tanta attenzione se vi sono stagni, fiumi e anche laghi, perché i pappataci amano gli ambienti acquatici.
Al contempo, è possibile prevenire la puntura dei pappataci applicando dei prodotti antiparassitari ai nostri amici a quattro zampe, che vanno applicati direttamente sull’animale. Si tratta di fiale, collari antiparassitari, pipette, spray e gocce che solitamente vengono applicate sulla nuca, in un punto dove i cani non possono leccarsi e quindi ingerire il farmaco, rischiando di intossicarsi e di diminuirne l’effetto.
Le sostanze chimiche insetticide contenute in questi farmaci antiparassitari rendono vana l’azione della puntura di pappataci e quindi fungono da protezione contro la leishmaniosi. Di solito la durata di questi prodotti è variabile fino ai sei mesi, quindi se l’estate si prolunga e l’autunno si propone particolarmente mite con presenza di zanzare e pappataci è ideale applicare nuovamente i prodotti per prolungare la protezione contro questi insetti.
I farmaci agiscono perché il principio attivo in essi contenuto si concentra nelle ghiandole sebacee dei follicoli piliferi e quindi resta attivo circa 30 giorni a partire dalle 24 ore successive. È opportuno leggere con attenzione le istruzioni e la posologia dei prodotti, per assicurare la giusta protezione ai nostri amici a quattro zampe.
I principi attivi più impiegati in questi casi sono la permetrina, il piriproxifene, la deltametrina, l’imacloprid che appartiene alla famiglia dei neonicotinoidi. In farmacia o nei negozi specializzati per animali si possono reperire molte tipologie di antiparassitari creati per proteggere i cani dai pappataci e quindi dal contagio della leishmaniosi.
È importante notare che in commercio si trovano anche molti antiparassitari per cani di origine naturale, spesso con olio di tea tree e di neem, agenti che sappiamo essere sgraditi alle zanzare e ai pappataci. Si tratta di prodotti naturali, dove la protezione può risultare efficace ma non bastevole in alcuni casi. Il consiglio è quindi di chiedere lumi al veterinario di fiducia, soprattutto se si risiede in una zona ad alto rischio per la presenza di zanzare e di pappataci.